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venerdì 14 marzo 2014
Infiltrazioni dalle coperture piane
La verifica delle coperture piane.
Spesso le coperture piane sono soggette ad infiltrazioni dovute più che altro al deterioramento della guaina di copertura, solitamente si procede nel rappezzare la fessurazione con un nuovo strato di guaina , nei casi più estremi si ricopre tutto il tetto con una nuova guaina.
Così nel tempo sulle coperture piane si ritrovano strati su strati sovrapposti di guaine che hanno aumentato inutilmente gli spessori modificando pendenze e riducendo i canali di scolo senza risolvere adeguatamente il problema infiltrazione.
In più occasioni mi è capitato di trovare fino a 6/8 strati di guaina catramata sovrapposta, gli stessi strati spesso erano tra loro scollati, questa situazione permette all' acqua di infiltrazione di diramarsi in più punti senza uno schema preciso seguendo le varie cavità e pendenze che sono presenti tra i vari strati di guaina.
Un ottimo sistemo per la mappatura delle infiltrazioni è l'utilizzo della termografia, essa infatti sfruttando la maggiore capacità termica dell' acqua permette di identificare in modo oggettivo tutte le zone della copertura ove può essere presente acqua o umidità infiltrata tra le guaine.
Nel caso di infiltrazione dal tetto questo una ripresa termografia dall' alto permette di isolare la zona dove si presenta l'infiltrazione delimitandone il perimetro e permettendo di agire in modo circoscritto, questa applicazione è conveniente per le grandi coperture presenta dei limiti se in copertura è presente ghiaia o numerosi manufatti o impianti che impediscono la ripresa corretta e limitano l'irraggiamento uniforme della copertura.
I nuovi droni automatici muniti di termocamera portatile miniaturizzata renderanno queste ispezioni molto convenienti e veloci, tutta via la sola termografia non è esaustiva è sempre necessario verificare con altri strumenti dedicati al rilievo dell' umidità le zone che si è identificato con la termocamera.
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