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giovedì 3 gennaio 2013

Cappotto interno come funziona

Visto l'interesse dei lettori questo centesimo post e dedicato all'effettivo funzionamento del cappotto interno.
Come solito ho preso come soggetto casa mia, un autentico colabrodo termico, non si poteva avere esempio migliore :-\

Queste riprese sono state realizzate internamente ed esternamente alla stanza nella quale ho realizzato un cappotto termico interno esiguo nell' intenzione di contenere una pò le dispersioni termiche e migliorare la situazione generale della parete dietro all' armadio.
La parte è costituita da una lastra di cartongesso accoppiata a del semplice xps dello spessore di 4 cm posato in diretta aderenza al muro esistente con collante e tasselli, potete leggere l'intera recensione della realizzazione a questo link  --  cappotto interno dall' analisi alla realizzazione  --

Nelle immagini ho voluto  evidenziare alcuni dettagli quali

  • tasselli che possono creare condensa
  • ponte termico perimetrale al cappotto non eliminabile 
  • effetto del riscaldamento del termosifone 
  • differenza di temperatura superficiale interna tra parete isolata e parete non isoalta
  • differenza di temperatura superficiale esterna tra parete isolata e non isolata.

Tasselli che possono creare condensa


La temperatura dei tasselli in ferro può raggiungere temperature di rugiada in quanto essi fungono da ponte termico puntuale che collega i due elementi, parete esterna, cappotto interno.
In corrispondenza di essi si può notare anche l'ingiallimento della pittura bianca a tempera.

Ponte termico perimetrale al cappotto non eliminabile  

Essendo il cappotto realizzato solo su una parete ai suoi margini persiste un ponte termico la cui temperature estremamente bassa può generare condensa e muffe quando non è direttamente riscaldato dal moto convettivo generato dal termosifone.
Esso rappresenta comunque un isolamento non completo.
La situazione peggiora molto se la casa in corrispondenza di questi punti pilastri o travi in calcestruzzo armato, nel mio caso il danno è contenuto essendo tutta la casa in muratura portante.

Effetto del riscaldamento del termosifone

Il classico termosifone in ghisa scambia la maggior parte di calore per convezione, l'effetto di questa confezione è visibile nei classici "baffi neri" di polvere lasciati sulle pareti, con la termocamera è possibile vedere l'effetto all' infrarosso evidenziando tutta la zona della parete e del soffitto che viene lambita e riscaldata dall' aria calda, è evidente comprendere come in caso di pareti poco isolate o peggio ancora di nicchie o coperture "estetiche" tale aria si raffreddi molto velocemente.

Differenza di temperatura superficiale interna tra parete isolata e parete non isolata 

Come è possibile vedere la temperatura superficiale della parete non isolata crolla letteralmente al di fuori della zona riscaldata dall' aria calda del termosifone, la temperatura superficiale della parete isolata con cappotto interno rimane mediamente più calda anche se di pochi gradi.
La temperatura superficiale comunque bassa è dovuta al non raggiungimento di una temperatura di confort all' interno della stanza dove difficilmente si raggiungono i 19 °C


Differenza di temperatura superficiale esterna tra parete isolata e non isolata.

L'effetto della presenza del cappotto termico interno in una stanza è riscontrabile anche esternamente. 
Nella parte destra dove è stato realizzato il cappotto interno è visibile come la parete appaia blu "più fredda" rispetto la parte sinistra più calda e più disperdente priva del cappotto.

La differenza di temperatura superficiale delle due pareti è di appena 1 °C questo per l'esiguo spessore del cappotto interno applicato, infatti se lo spessore fosse stato maggiore la temperatura della parete esterna in corrispondenza dell' isolamento interno sarebbe stata più bassa.

Nell' immagine è visibile un altro "male" ovvero la presenza dei termosifoni e delle tubature poste nelle nicchie delle  pareti esterne classiche di un "costruire male" adottato fino agli anni 70 

Ad oggi non sono stati riscontrati fenomeni di condensa interstiziale che abbiano causato danni, ne altri problemi legati alla realizzazione stessa di questo "mini cappotto interno" 
I dati raccolti hanno evidenziato come sia necessario intervenire isolando le pareti in modo continuo uniforme e non puntualmente solo su una superficie, in oltre è rimarcata come la termografia possa portare notevoli vantaggi di diagnosi oggettiva sia prima della realizzazione di un opera di isolamento termico che dopo come conferma del lavoro svolto.

3 commenti:

Mauro ha detto...

Buongiorno,

Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza, utile a tutti quelli che stanno valutando modifiche agli immobili simili.
Per un appartamento che devo ristrutturare stavo valutando di mettere il cappotto interno alle due pareti esposte, lasciando invariate invece le altre due confinanti con l'altro appartamento ed il vano scala.
Avendo un budget limitato sono per soluzioni in polistirene, accoppiato o non come hai fatto tu.
Tutti (in primis i posatori) me lo hanno sconsigliato per il problema della condensa, quando alla fine la condensa si produce anche con altri materiali, come la lana di roccia o i pannelli in silicati, solo che quest'ultimi possono assorbirla e rilasciarla in forma vapore. A distanza di tutti questi anni puoi dirci se hai avuto problemi di accumulo della condensa?

Mauro

Claudio L ha detto...

Salve Mauro, ti hanno detto il vero, tutta via la condensa è una cosa molto relativa, i vari software di simulazione sono del tutto esaustivi. Posso dirti che io non ho mai avuto condensa questo perchè (complici gli spifferi dei seeramenti vecchi) non vado mai oltre il 55% di umidità relativa nella camera e in tutto l'appartamento. mi impegno a mantenere una temperatura costante sui 19,5°C 20°C. Tieni presente che ho isolato con l'EPS solo una parete e su questa non co sono travi o pilastri in calcestruzzo. Ad ogni mdo se devi fare una cosa analoga valuta anche il il prodotto he ho recensito ultimamente, il Nobilium Thermalpanel usato in doppio strato per un totale di 2 cm + la rasatura finale

chrono-kun ha detto...

Buongiorno,
Abito in un appartamento al primo piano di un condominio di metà anni 60 e dovendo attaccare al muro esterno i letti dei bambini mi hanno consigliato di di fare un cappotto interno di 1cm di sughero supercompresso. Per evitare la formazione di condensa tra il muro e il letto. Ma ho paura che possa fare peggio.
Saluti

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