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lunedì 17 dicembre 2012

Una politica commerciale scellerata parte 2

L'estate scorsa, mediante la termocamera, ho potuto verificare la dispersione termica, causata dalla volontà commerciale di mantenere le porte dei negozi spalancate per favorire l'ingresso nei negozi della clientela di passaggio.
Il risultato riscontrato è stato davvero sconfortante, non solo era ben percepibile l'aria fredda che fuoriusciva dalle attività commerciali ma si è ottenuta la mappa della dispersione termica causata da questa scelta quanto mai scellerata.
Il tutto si traduce ovviamente in uno spreco di energia non giustificato, spreco al quale va sommato l'inevitabile maggiore inquinamento per produrre energia che viene buttata.

Visti i risultati mi sono ripromesso di effettuare nuovamente una prova nel periodo in vernale per vedere come sarebbe cambiata la situazione.
Devo dire che il risultato non è stato troppo disatteso, mi sarei aspettato di vedere un accumulo di aria calda sotto i volti dei portici, cosa che non ho riscontrato probabilmente causa del vento freddo che si incanalava sotto i portici.


Come è ben visibile all' ingresso della porta aperta si innesca un inevitabile e naturale moto convettivo di scambio tra aria calda e fredda.
Mentre l'aria fredda entra da metà porta fino a terra, nella parte superiore della porta l'aria calda fuoriesce, creando un gradiente termico positivo e scaldando così la balaustra superiore.
La presenza della barriera d'aria non è poi così efficiente, transitando in prossimità della porta si viene investiti da un forte getto d'aria calda, esattamente come era successo in estate per l'aria condizionata.



Dove le porte hanno apertura minore o sono in parte chiuse la dispersione è ovviamente minore, così come il moto convettivo di scambio d'aria è limitato solo alla porzione aperta, sebbene sia comunque presente una forte dispersione anche per irraggiamento.



L'a dove la barriera d'aria è arretrata o assente la situazione peggiora ancora, nonostante la foto foto sia ripresa al di fuori dei portici quindi su un negozio affacciato direttamente sulla strada, l'effetto dell' aria calda dispersa che riscalda la porzione di parte al di sopra della porta spalancata è ancora peggiore.

Il tutto si traduce in un enorme spreco di energia, e di confort non solo per i clienti ma anche per chi deve lavorare nei negozi i cui impianti per sopperire al deficit creato dalla volontà di chi ha messo questa stupida regola commerciale, lavorano in modo inefficiente surriscaldando alcune zone di molti negozi dove è facile raggiungere temperature di 22 / 23 °C nel retro e 18 ° C nelle zone vicino alle porte, tutto questo ovviamente
in totale inosservanza dei regolamenti comunali e del buon senso verso il risparmio energetico.

A questo LINK potete trovare la prima parte dell' articolo.




1 commento:

Berti Marco ha detto...

Grande articolo, come sempre!

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