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giovedì 31 dicembre 2009

Isolamento a cappotto termico

Isolare o non isolare ??

Nonostante gli indubbi benefici dell' isolamento a cappotto molte persone si chiedono ancora che reale beneficio possa dare questo tipo tecnica e che differenze possono esserci con una costruzione tradizionale. Fino ad oggi gli scettici non avevano a che affidarsi se non al proprio istinto o al parere di amici e consulenti in quanto da profani, è ben difficile capire l'efficacia di un isolamento a cappotto basandosi solo su innumerevoli pagine di tabelle, valori, calcoli. Ancora molte persone sopno convinte che il solo spessore delle murature ben spesse di vecchie case possono proteggere dalle intermperie offrendo un buon comfort termico. Come sempre si è portati ad attribuire qualità alla costruzione massiccia e non tecnologicamente efficiente.
Oggi grazie alla termografia possimo finalmente dare un immagine chiara ed indiscutibile a pagine e pagine di valori incomprensibili e possimo finalmente osserve e comprendere la reale efficacia degli isolamenti a cappotto

Sfruttando l'eccezionale freddo che nei giorni passati a Modena ha fatto toccare punte di -10°C ho raccolto diverse immagini termiche scattate osservando vari edifici di nuova e vecchia costruzione.



La foto qui sopra riportata ritrae un edificio costruito nel 1930 la struttura interamente in muratura portante è costituita da muri a mattoni pieni posati a due teste per i piani rialzati e a tre teste per il seminnterrato.
L'edificio è completamente non isolato sono ben visibili le abbondanti dispersioni termiche dalle nicchie dei termosifoni, dagli impianti non isolati correttamente e dalle varie porzioni murarie. Un simile edificio classificabile ben oltre la classe G non solo non garantisce ai propri inquilini il giusto comfort termico ma rappresente un enorme costo di gestione sia per il raffrescamento estivo che per il riscaldamento invernale. AL fronte del risultato della termografia eseguita sarebbe vivaemnte consigliata una riqualificazione energetica globale che preveda la realizzazione di un opportuno cappotto termico perimetrale.



La seconda foto termica ritrae una casa di recente costruzione 2008. L'edificio in questione è stato progettato per essere energicamente efficiente ed offrire agli inquilini non solo un ottimo comfort estivo ed invernale ma anche bassissimi costi di conduzione. nonostante la rigidissima temperatura esterna di -10°C dalla termografia l'edificio risulta ottimamente isolato e con solo piccole dispersioni provenienti da deboli ponti termici stutturali, anche la struttura a sbalzo dei balconi è stata isolata garantendo così l'eliminazione dell' effetto radiatore che hanno normalmente le parti in calcestruzzo esposte.

Tale immagine se paragonata con la precedente dimosta in modo chiaro ed oggettivo la reale efficacia di un isolamento termico ben dimensionato e ben realizzato
Tale realizzazione aumenta il valore prorpio dell' immobile rendendolo energicamente efficiente

Possiamo quindi identificare i seguenti obbiettivi in un intervento di riqualificazione energetica


  • Risparmio energetico
  • Aumento del benessere abitativo
  • Aumento del confort climatico degli ambienti sia in estate che in inverno
  • Aumento del valore dell' immobile
Tali obiettivi possono essere conseguiti mediante le seguenti azioni

  • Valutazione termografica prima e dopo intervento
  • Realizzazione cappotto esterno
  • Isolamento tetto
  • Sostituzione serramenti
  • Modernizzazione degli impianti 
  • Certificazione dell' edificio secondo un protocollo rigido ( CasaClima , Passive House, EcoAbita )
Sulla base di queste conclusioni si può ipotizzare una base di costi di realizzazione in classe energetica CasaClima B assumendo come valore il costo del petrolio a 64 $ al barile ed ottenendo un abitazione con consumo inferiore a <50 litri Kwh/mq


  • Intervento di restauro 130.000 € 
  • interventi aggiuntivi per la certificazione 14.000 € 


Risparmio Annuo per il riscaldamento invernale a metano


  • Prima dell' intervento 1.035,00 € 
  • Dopo l'intervento 285,00 € 
Risparmio ottenuto sul riscaldamento 750 € annui 

domenica 13 dicembre 2009

Infissi in alluminio


Fino a pochi anni fa nelle abitazioni si sono adottate finestre e controfinestre in alluminio con la sicura convizione di adottare un materiale durevole privo di manutenzione e che potesse comportare un buon comfort termico con il conseguete rispermio energetico. La realtà è ben diversa, essendo l'alluminio ottimo conduttore anche se dotato di un blando taglio termico questo tipo di soluzione non garantisce alcun tipo di vantaggio nel risparmio energetico rispetto al più comune infisso con telaio in legno. tale scelta pertanto è perfettamente in contrasto verso ciò che ci si aspetta, comfort e risparmio energetico.
L'immagine qui riportata rappresenta una classica finestra dotata di un semplice telaio in alluminio privo di qualsiasi soluzione isolante, come si può ben vedere il comportamento remico è pessimo la dispersione energetica dal serramento è elevattisima, un simile infisso anderebbe sostituito al più presto.
Spesso la scelta di tali serramenti ricade nell' ottica del risparmio immediato in quanto sono proposti con prezzi molto più competitivi rispetto alle soluzioni classiche in legno. L'immagine dimostra come l'intento di risparmiare sulla soluzione tecnica e sul materiale comportano nel tempo una spesa ben più elevata di gestione energetica che non si sarebbe verificata optando per un buon serramento che carantisse un vero isolamento termico
Oltre alla dissipersione termica un simile telaio in alluminio genera internamente diversi problemi quali

Condensa
Incrostazioni nelle giunzioni
Ponte termico
Muffe perimetrali
Pessimo comort termico invernale
Pessimo comfort termico estivo

Ponti termici e relative soluzioni in basso spessore

    La crisi energetica e il Bonus 110% stanno spingendo la riqualificazione edilizia, sebbene sembri, che alcune coscienze si siano risvegl...